1° Guerra di Indipendenza

La prima guerra di indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento. Fu combattuta dal Regno di Sardegna e da volontari italiani contro l'Impero austriaco e altre nazioni conservatrici dal 23 marzo 1848 al 22 agosto 1849 in buona parte della penisola italiana.

Il conflitto fu preceduto dallo scoppio della Rivoluzione siciliana del 1848 contro i Borbone di Napoli e determinato dalle sommosse delle città di Milano (Cinque giornate) e Venezia che si ribellarono all'Impero austriaco e si dettero governi propri.

Una parte del conflitto, quella combattuta dal re di Sardegna Carlo Alberto contro l'Austria in Italia settentrionale, è associata alla "guerra règia" e viene divisa in tre fasi: una prima campagna militare (dal 23 marzo al 9 agosto 1848), un periodo di armistizio e una seconda campagna militare (dal 20 al 24 marzo 1849). In entrambe le campagne fu il Regno di Sardegna ad attaccare l'Impero austriaco e fu in entrambe sconfitto perdendo la guerra. Gli episodi determinanti della prima e seconda campagna furono la battaglia di Custoza e la battaglia di Novara rispettivamente.

All'inizio della guerra règia il Regno di Sardegna fu appoggiato dallo Stato Pontificio e dal Regno delle due Sicilie che si ritirarono quasi subito senza combattere. Volontari dei due eserciti si unirono però agli altri volontari italiani e combatterono contro l'Austria.

Dopo la prima campagna della guerra règia scoppiarono nello Stato Pontificio e in Toscana moti rivoluzionari guidati daGiuseppe Mazzini non riconducibili agli ideali liberali del Piemonte. Questi avvenimenti e la rivoluzione siciliana del 1848 terminarono con la restaurazione delle vecchie istituzioni. Essi vengono associati, così come quelli simili avvenuti in altre parti d'Italia, alla “guerra di popolo”, durante la quale il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio si trovarono schierati sul fronte opposto rispetto alla guerra règia.

Durante la prima guerra di indipendenza diede il suo primo contributo al Risorgimento, quale comandante militare, Giuseppe Garibaldi.

A seguito della grave sconfitta, Carlo Alberto abdicò in favore del suo primogenito Vittorio Emanuele e si ritirò in esilio.