Faraoni

Faraone è il termine con cui di solito vengono indicati i sovrani dell'antico Egitto.

Il faraone fu il primo esempio storico di divinità impersonata da un sovrano e fin dalle prime dinastie si sviluppò il concetto del faraone figlio di Ra, per essere l'incarnazione del dio Horus figlio di Ra, con il compito di essere l'unico intermediario tra gli uomini e le divinità e quindi unico sommo sacerdote.

Come tale era l'unica persona che poteva accedere alle cerimonie sacre officiate nei templi ed officiava egli stesso vestito con una pelle di pantera. La classe sacerdotale che eseguiva i sacri riti nei templi divini lo faceva su delega del faraone, che non poteva essere sempre presente.

Alla sua morte si trasformava in Akh, saliva sulla barca di Ra e si trasformava in Osiride.

Garante dell'ordine cosmico ed incarnazione della Maat, il sovrano doveva provvedere a mantenere gli equilibri della natura e delle vicende umane secondo la volontà degli dei, che gli avevano affidato il mondo creato, con il fine di non farlo precipitare nel Caos. Senza il faraone, popolo e dei sarebbero stati travolti dal Nun.

Era il Signore delle acque e del Nilo, quindi ne controllava le inondazioni, proteggeva il mondo dalle malattie e dalle carestie e da lui dipendeva la prosperità dell'Egitto.

Il concetto di divinità decadde nel Periodo tardo dove il faraone non ebbe più il ruolo di mediatore con le divinità, ruolo che fu invece assunto direttamente dalle divinità locali.

La monarchia egizia era una regalità sacra da cui scaturiva un gran numero di cerimonie e riti che i sovrani dovevano espletare a partire dall'incoronazione che avveniva davanti alle immagini degli dei e con la proclamazione dei loro cinque nomi di cui gli ultimi due venivano iscritti nel cartiglio, originariamente un cerchio magico chiamato Shen.

Con questa cerimonia il computo degli anni ripartiva da zero.

L'incoronazione generalmente avveniva alla levata eliaca di Sirio con la quale iniziavano le piene del Nilo.

Tra le numerose cerimonie officiate dal sovrano vi erano anche le ricoferme ad ogni nuovo anno, le Heb-Sed e numerosi altri riti.

Era designato, oltre che con il titolo di "Sua Maestà", anche con i titoli di "Sovrano delle Due Terre" e "Supremo dominatore dell'Egitto" mentre i simboli del potere regale erano la corona, lo scettro, il trono, la barba posticcia, l'Ureo, il gonnellino reale chiamato shendjut, e la coda di animale, generalmente di toro.

Oltre alle decisioni di tipo militare su come difendere i confini o domare rivolte, il faraone era centro unico di autorità sui nomi dell'Alto e del Basso Egitto ed essendo un dio vivente, padrone di ogni cosa, prendeva ogni decisione in ogni campo, politico, economico, sociale e religioso esprimendo la sua volontà tramite i decreti reali.

Era coadiuvato nelle sue funzioni dai nobili (spesso familiari), dal visir (generalmente scelto tra i nobili) e dai funzionari.

La sovranità era negata alle donne che solo in determinate circostanze potevano divenire "Reggenti", per esempio di un sovrano di giovanissima età, e successivamente nominate faraone. Solo quattro donne divennero sovrane:Merneith, Nefrusobek, Hatshepsut e Tausert. Non si è certi della regalità di Nitokris I.

Durante il Primo periodo intermedio si ebbe un grave indebolimento della sovranità del faraone, dovuta al decentramento dei poteri ed alla perdita dell'usanza di affidare le cariche più importanti dello Stato ai componenti della famiglia reale.

Nel Medio Regno vi fu un ritorno al potere centrale rappresentato dal faraone ma esso fu di breve durata e dopo la cacciata degli invasori Hyksos con l'inizio del Nuovo Regno la sovranità del faraone tornò ad avere un sacro ruolo predominante e caratterizzato anche da grandi abilità fisiche come nel remare, cacciare o cavalcare.

 

Terminato il Nuovo Regno iniziò il declino del potere del sovrano che crollò definitivamente nel 1070 a.C. con il Terzo periodo intermedio.