Scoperta dell'America

La colonizzazione europea delle Americhe è un termine che, nella storiografia più diffusa indica l'operazione diesplorazione, conquista e colonizzazione compiuta a partire dal 1492 da parte di molti stati europei tra i quali Spagna,Olanda, Portogallo, Francia e Inghilterra. Anche se le motivazioni principali erano quelle di ampliare le attività commerciali,civilizzare e propagare la fede cristiana nel "Nuovo Mondo", il processo di colonizzazione produsse in effetti la sistematica distruzione culturale, e in molti casi anche fisica, delle popolazioni locali nel corso dei secoli successivi. Il processo di colonizzazione si concluse nella seconda metà del secolo XIX con la conquista del Far West da parte degli Stati Uniti d'America.

Secondo altre correnti minoritarie della storiografia contemporanea, l'espressione "scoperta delle Americhe", usata per designare il fenomeno della colonizzazione europea delle Americhe, non dovrebbe più essere utilizzata, in quanto considerata portatrice di un punto di vista nettamente eurocentrico, oltre ad essere probabilmente inesatta: secondo i sostenitori di tale tesi, la vera scoperta fu effettuata dalle prime popolazioni che arrivarono a piedi durante l'ultimaglaciazione passando sopra all'attuale Stretto di Bering. Inoltre, dal ritrovamento di resti vichinghi in Terranova, sappiamo che essi giunsero ben prima di Colombo; sarebbero quindi confermate le "Saghe del Vinland", in cui è narrato che i primi a giungervi furono i vichinghi (Leif Ericsson, figlio del proscritto Eirik Raude), giunti intorno all'anno 1000 a Terranova, nell'odierno Canada, che venne chiamata Vinlandia (dall'antico norvegese vin, pianura e land, terra). Per questi motivi, i sostenitori di tale tesi preferiscono parlare di "conquista delle Americhe", ponendo così l'accento sulle violenze commesse dai Conquistadores nel cosiddetto "Nuovo mondo" e soprattutto dai coloni inglesi in America Settentrionale, che hanno portato i nativi a vivere in riserve.

Secondo gli oppositori, questa tesi non tiene però conto della differenza tra "scoperta" e "approdo": perché si verifichi effettivamente una scoperta, è necessario che l'esperienza odeporica, di viaggio, sia accompagnata da un'acquisizione stabile e duratura di conoscenze che si riflettano sulla cultura del popolo "scopritore", o - come nel caso dei viaggi di Colombo - dell'intero globo. I vichinghi abbandonarono invece quelle terre dopo il peggioramento delle condizioni climatiche, e il ricordo del Vinland fu perso, invalidando i relativi reperti cartografici.