Montesquieu

Charles-Louis de Secondat, barone de La Brède e di Montesquieu, meglio noto unicamente come Montesquieu (La Brède, 18 gennaio 1689 – Parigi, 10 febbraio 1755), è stato un filosofo, giurista, storico e pensatore politico francese. È considerato il fondatore della teoria politica della separazione dei poteri.

Charles-Louis de Secondat nacque in un'illustre famiglia di giuristi, appartenente alla nobiltà di toga. Figlio di Jacques de Secondat, barone di Montesquieu (1654-1713) e di Marie- Françoise de Pesnel, baronessa di la Brède (1665-1696), venne alla luce nel castello di la Brède, nel circondario di Bordeaux.

Dopo avere studiato nel famoso collegio dei padri oratoriani di Juissy, venne indirizzato agli studi giuridici che completò nel 1708. Nel 1714 era già consigliere del parlamento di Bordeaux. Nel 1715 il matrimonio con Jeanne de Lartigue, proveniente da una ricca famiglia ugonotta neo-nobiliare, gli consentì di ricevere una notevole dote. Nel 1716 muore lo zio paterno, da cui ereditò il titolo nobiliare, il patrimonio e la carica di presidente dello stesso Parlamento.

Studioso, appassionato tanto di problemi giuridici quanto di scienze naturali e di fisica, venne accolto all'Accademia delle Scienze di Bordeaux, dove presentò e discusse interessanti memorie consacrate ad argomenti scientifici e filosofici. Scrisse memorie dianatomia, botanica, fisica, etc., tra cui Les causes de l'écho, Les glandes rénales et La cause de la pesanteur des corps.

Con schietto atteggiamento illuminista considerò la religione come instrumentum regni e all'Accademia lesse anche una Dissertation sur la politique des Romains en matière de religion 1716, assumendo quell'atteggiamento critico nei confronti della Chiesa che lo portò a condannare ogni forma di acquiescenza dell'uomo sia a essa sia allo Stato.

La sua fama, ancora ristretta all'ambito provinciale, si accrebbe enormemente con la pubblicazione delle Lettres Persanes (1721; Lettere Persiane). Pubblicate anonime (ma ben presto si seppe il nome dell'autore), le Lettere Persiane, il suo primo capolavoro, offrono il pretesto all'autore, nel descrivere l'immaginario viaggio in Europa di due persiani, Usbek e Rica, di fare un'acuta analisi dei costumi e della società del tempo (l'arco temporale delle lettere va dal 1711 al 1720), con profonde riflessioni filosofiche unite a uno spirito irriverente e spesso ironico e satirico. Il libro si conclude con una doppia catastrofe: in occidente, a Parigi, col crollo del sistema politico e finanziario di John Law, in oriente con la rivolta del serraglio, ovvero dell'harem, che Usbek, grande signore, manteneva a Ispahan (la capitale, allora, del regno di Persia). Nell'ultima, celeberrima lettera, indirizzata al marito Usbek, la moglie favorita, Roxane, gli confessa il suo tradimento e descrive il suo suicidio, "in tempo reale", come diremmo oggi.

A causa dei debiti nel 1726 mise in vendita la sua carica pur conservando il diritto ereditario su di essa. In seguito all'elezione nell'Académie française (1728) intraprese numerosi viaggi in Europa: Austria, Ungheria, Italia (1728), Germania (1729), Olanda ed Inghilterra (1730) il cui soggiorno si dilungò per circa un anno. In questi viaggi si occupò attentamente della geografia, dell'economia della politica e dei costumi dei paesi che visitava.

Nel 1720 fu iniziato alla Massoneria in una Loggia di Londra. Nel 1725 fu tra i fondatori della prima Loggia parigina.

Di ritorno al castello de la Brède, nel 1734, pubblicò una riflessione storica intitolata Considérations sur les causes de la grandeur des Romains et de leur décadence(Considerazioni sulle cause della grandezza dei romani e della loro decadenza), coronamento dei suoi viaggi, e raccolse numerosi documenti per preparare l'opera della sua vita: De l'esprit des loix (Lo spirito delle leggi). Pubblicato anonimo nel 1748, grazie anche all'aiuto di Mme de Tencin, tale capolavoro ebbe un successo enorme, soprattutto in Gran Bretagna. Esso stabilisce i principi fondamentali delle scienze economiche e sociali e concentra tutta la sostanza del pensiero liberale. A seguito degli attacchi che il suo libro subì, Montesquieu pubblicò nel 1750 la Défense de l'Esprit des lois (Difesa dello spirito delle leggi).

Dopo la pubblicazione del Lo spirito delle leggi Montesquieu fu circondato da un vero e proprio culto. Egli continuò i suoi viaggi in Ungheria, in Austria ed in Italia ove soggiornò un anno e nel Regno Unito ove si fermò per un anno e mezzo. Afflitto dalla quasi totale perdita della vista, riuscì a partecipare comunque all'Encyclopédie. Morì nel 1755 a causa di una forte infiammazione.