Frozen, il regno di ghiaccio

La principessa Elsa è la primogenita della famiglia reale di Arendelle, un regno indipendente ottocentesco, situato su un fiordo della penisola scandinava e da bambina, per giocare con la sua sorellina Anna, usa un particolare potere magico, che ha sin dalla nascita: può infatti creare e manipolare il ghiaccio. Ma un giorno Elsa finisce per colpire involontariamente Anna alla testa con un getto di ghiaccio, che la lascia priva di sensi per alcune ore. Il re e la regina di Arendelle chiedono aiuto ai Troll, il cui Gran Papà spiega che, nonostante il potere di Elsa sia un dono, è anche una tremenda maledizione. Il Troll suggerisce quindi di rimuovere dalla mente di Anna il ricordo dei poteri della sorella, e i regnanti promettono che Elsa imparerà a controllarli prima che diventino troppo pericolosi. Dunque da quel giorno decidono di tenere la figlia maggiore nascosta al mondo e addirittura ad Anna che, per l'incantesimo dei troll, è immemore di questi avvenimenti, e decideranno di farlo fino a quando Elsa non troverà un modo per controllare i poteri. Quando il re e la regina muoiono in un naufragio, durante un viaggio d'affari, le sorelle vengono lasciate più sole che mai.

Anni dopo Elsa diventa maggiorenne e pronta per salire al trono, perciò viene organizzata una grande festa e il palazzo viene riaperto per la prima volta dopo tanto tempo. Anna conosce uno degli invitati, il Principe Hans delle Isole del Sud; i due si piacciono subito e lui le chiede di sposarlo. Anna accetta ingenuamente, ma Elsa rifiuta di dare alla coppia la benedizione dei loro sentimenti, necessaria al matrimonio, giacché i due si conoscono a malapena. Anna allora le rinfaccia tutti gli anni di solitudine che le ha fatto passare e, nella discussione che ne segue, Elsa, senza volerlo, sprigiona i suoi poteri davanti a tutti i presenti e ne perde il controllo, causando un inverno perenne su Arendelle, mentre fugge terrorizzata da quanto è successo.

Elsa trova rifugio in cima alla Montagna del Nord; qui, libera per la prima volta da tutti i vincoli e le imposizioni, ma soprattutto dalle sue paure, decide di sprigionare completamente i suoi poteri e si costruisce un magnifico palazzo di ghiaccio, dando inoltre inavvertitamente vita ad Olaf, un pupazzo di neve con il quale lei e sua sorella giocavano da bambine. Nel frattempo Anna si mette all'inseguimento di Elsa, pensando di poter chiarire tutto e riportarla sul trono, mentre Hans regna temporaneamente su Arendelle con il duca di Weselton. Durante il viaggio Anna fa la conoscenza di Kristoff, un venditore di ghiaccio, e della sua rennaSven (il bambino e la renna d'inizio storia). La principessa convince l'uomo a farle da guida verso Elsa, con la promessa che commercerà tutto il ghiaccio che vorrà ed avrà una nuova slitta (la sua personale si distrugge dopo che sono stati inseguiti dai lupi); il gruppo fa anche la conoscenza di Olaf, che li conduce dritti dalla regina.

Le due sorelle si rincontrano, ma ben presto litigano: Anna vorrebbe riportare Elsa a casa, ma quest'ultima ha ancora paura di poterle far male e rifiuta l'offerta. Quando, però, Anna insiste, Elsa perde il controllo e, nella furia, colpisce Anna al cuore col ghiaccio, senza volerlo. Resasi conto dell'accaduto, allontana coattivamente Anna, Kristoff e Olaf, creando Marshmallow, un gigantesco uomo di ghiaccio che li scaccia (pur essendo buono, poiché fedele ad Elsa). Al termine dell'inseguimento, i capelli di Anna cominciano a diventare bianchi e la ragazza, sempre più debole, avverte un fortissimo freddo. Kristoff la porta dai suoi genitori adottivi, che sono proprio i Troll: da bambino, aveva assistito alla prima volta che Gran Papà l'aveva guarita, e crede che lo possa fare ancora; stavolta, però, essendo stata colpita al cuore, solo un atto di vero amore potrà salvarla da un'orribile sorte: diventare ghiaccio puro.

Kristoff ritorna verso Arendelle, credendo che Hans possa salvare Anna, baciandola; il principe è però partito verso il castello di Elsa, insieme agli sgherri dell'avido duca di Weselton, desideroso in realtà di fare man bassa sulle ricchezze di Arendelle. Qui ha luogo una battaglia, al termine della quale Hans sconfigge Marshmallow (in realtà salvatosi nei titoli di coda, quando dimostra un buon carattere), mentre Elsa perde i sensi e viene riportata ad Arendelle, dove è tenuta prigioniera da Hans, se non romperà l'incantesimo. Anna intanto arriva al castello sempre più debole, ma quando chiede ad Hans di baciarla come atto di vero amore, questi le nega la salvezza, poiché in realtà non l'ha mai amata, ma ha finto di farlo per poter regnare su Arendelle, sposando lei, e uccidendo sua sorella Elsa dopo il matrimonio (perciò non la fece uccidere dalle guardie, dopo la cattura; perché non era ancora sposato, e si è dimostrato gentile col regno, solo per arrivare a indossare la corona e averne privilegi). Ma ora ha scoperto che Anna può facilmente morire e quindi vuole uccidere Elsa subito, per farsi acclamare come eroe che riporta l'estate e come nuovo re ufficiale. Dunque Hans è un uomo meschino e diabolico, che ama soltanto usurpare i regni, poiché i suoi buoni fratelli maggiori delle Isole del Sud, in linea di successione, sono troppi. Dopo aver spiegato malignamente il suo piano ad Anna, la lascia al freddo in una stanza, mentendo alla corte e al duca di Weselton e dicendo di aver visto Anna uccisa da Elsa: così la accusa di alto tradimento e la condanna a morte; Elsa, però, si libera con la magia, ma perde di nuovo il controllo dei suoi poteri e scatena una tempesta di neve, dalla quale neanche lei riesce ad uscire. Intanto Olaf trova Anna e riesce a riscaldarla, evitandole la morte; le rivela poi che Kristoff è innamorato di lei. Il giovane sta, infatti, sfidando la tempesta per tornare ad Arendelle. Anche Anna si butta nella tormenta per rivederlo. Hans intanto trova Elsa e le mente, dicendole che Anna è morta; disperata, Elsa crolla a piangere e la tempesta svanisce, dando a Kristoff e Anna la possibilità di baciarsi; Anna, tuttavia, vede che Hans sta per uccidere la regina e, rinunciando al bacio, per sacrificarsi, difende Elsa, frapponendosi tra il principe e lei, diventando, come predetto, una statua di ghiaccio, ma almeno spezzando la spada di Hans, che perde i sensi.

Elsa, Kristoff, Olaf e Sven sono disperati per la morte di Anna, ma questa, grazie al suo atto di vero amore, si risveglia. La scelta, infatti, di rinunciare a salvare la propria vita e vivere il proprio amore con Kristoff per salvare la sorella è, proprio come dice Olaf, un atto di vero amore che scioglie il cuore di ghiaccio. Elsa capisce allora che la chiave per controllare i suoi poteri è proprio l'amore (mai provato negli anni, a causa della sua segregazione, a sua insaputa), dunque riesce finalmente a spezzare l'incantesimo dell'inverno eterno. L'estate torna ad Arendelle, Olaf può sopravvivere grazie ad un incantesimo di Elsa, e questa riprende il suo posto di regina, decidendo di non nascondere mai più i suoi poteri, ora che li controlla bene con l'amore, e trasformando una piazza in una pista di pattinaggio sul ghiaccio per il popolo; Hans viene ricondotto nel suo regno, dove subirà il carcere, i lavori forzati e l'ira dei fratelli per il suo ignobile atto di usurpazione; l'avido Duca di Weselton viene anch'egli arrestato e rimandato in patria, dopo aver appreso che Arendelle non effettuerà più scambi commerciali con Weselton, mentre Anna e Kristoff sono liberi di amarsi, benedetti da Elsa.