Induismo

L'Induismo (o, secondo alcuni indologi italiani, più correttamente Hindūismo) tradizionalmente denominato Sanātanadharma (devanāgarī सनातन धर्म, lett. «legge/religione eterna»), è, tra le principali religioni del mondo, quella con le origini più antiche; conta circa 1 miliardo di fedeli, di cui circa 828 milioni in India.

Dare una definizione unitaria dell'induismo è difficile, poiché esso – più che una singola religione in senso stretto – si può considerare una serie di correnti religiose, devozionali e/o metafisiche e/o teologico-speculative, modi di comportarsi, abitudini quotidiane spesso eterogenee, aventi sì un comune nucleo di valori e credenze religiose, ma differenti tra loro a seconda del modo in cui interpretano la tradizione e la sua letteratura religiosa, e a seconda di quale aspetto diviene oggetto di focalizzazione per le singole correnti.

Il termine italiano "Induismo", deriva dal termine anglosassone Hinduism diffuso dagli inglesi in epoca moderna, coniato aggiungendo il suffisso ism al sostantivo hindū, quest'ultimo termine a sua volta utilizzato, a partire dal XIII secolo, dai turchi di fede musulmana per indicare coloro che non si convertivano alla loro religione nonché, con il termine arabo al-Hind, occorre nei testi arabi ad indicare l'intero popolo dell'India.

Il termine hindū, fu in origine prettamente geografico in quanto si fa derivare dall'antica parola iranica utilizzata, fin dall'epocaAchemenide, per indicare il fiume Indo e la regione dei suoi sette affluenti e i suoi abitanti, fiume e regione a loro volta denominati in sanscrito vedico dagli indoari come Sapta Síndhu e Síndhu.

La regione a est del fiume Indo diventa così l'Hindustān (il termine stān nelle varie lingue indoeuropee, come l'antico persiano, indica un "luogo dove si sta", un "territorio"), e i suoi abitanti sono chiamati "hindū" dai Persiani e, più tardi, da Greci e Romani.

Con la colonizzazione britannica, il termine inglese Hinduism fu dunque impiegato per indicare un insieme variabile di fatti culturali e religiosi presenti nel Subcontinente indiano, e quindi tradotto nelle principali lingue europee.

Successivamente gli stessi indiani finirono per utilizzare il termine, di conio anglosassone, hinduism per indicare la propria identità nazionale in contrapposizione a quella dei colonizzatori. Anche se il termine hindu compare già nel XVI secolo in testi religiosi vaiṣṇavain contrapposizione al termine yavana (musulmano).

I fedeli hindū non indicano, tuttavia, la loro fede religiosa come "Hinduism" (Induismo), termine che non compare in alcun vocabolario indiano tradizionale antico o moderno quanto piuttosto come Sanātanadharma (Ordine, Norma, Religione eterna) in quanto i suoi fondamenti non sono frutto dell'esperienza umana ma della rivelazione divina, fin dallo stesso Veda manifestatosi all'alba dei tempi ai veggenti detti Ṛṣi.

O ancora lo indicano come Varṇāśramadharma ovvero come il Dharma che regge ogni essere secondo la sua collocazione (varṇa) assegnandogli un impegno suo proprio (āśrama) di ordine sociale, religioso e morale.

L'"Induismo" viene tradizionalmente indicato anche come Āryadharma, la Religione degli ārya, e Vaidikadharma, la Religione delVeda.