Realismo

Il Realismo è una corrente artistica sviluppatasi in Francia negli anni quaranta del XIX secolo e che vede in Gustave Courbet il suo principale esponente; sono inoltre importanti le figure di Honoré Daumier e Jean-François Millet, oltre che di Rosa Bonheure Henri Fantin-Latour.

Intorno al 1848, nasce in Francia il "realismo", un movimento pittorico e letterario che trova le sue radici nel positivismo, un pensiero filosofico che studia la realtà in modo scientifico. Il Realismo tentava di cogliere la realtà sociale; si voleva rappresentare una realtà cruda e nuda con meno allegorie e più attenzione verso i dati di fatto. Esso si fa più acceso negli anni successivi alla rivoluzione del 1848, che aveva risvegliato aneliti democratici in tutta Europa, arriva ai suoi massimi nel periodo del Secondo Impero, caratterizzato da un forte sviluppo economico e tecnologico della borghesia e dalla conseguente mentalità imprenditoriale. È in questo periodo che inizia anche a definirsi l'Impressionismo. La parola "Realismo" generalmente indica la traduzione fedele delle qualità del mondo reale nella rappresentazione artistica. Il Realismo, inteso come tendenza programmatica, invece, trova la sua esplicita affermazione nel 1855, anno in cui il pittore Courbet definisce i suoi ideali artistici in un opuscolo scritto in occasione dell'Esposizione Universale di Parigi: «Ho voluto essere capace di rappresentare i costumi, le idee, l'aspetto della mia epoca secondo il mio modo di vedere, fare dell'arte viva, questo è il mio scopo.». Courbet resterà per sempre il più grande pittore realista.

La poetica realista traduceva in pittura il dilatarsi dell'interesse degli storici verso i problemi della società moderna. Infatti lo storico e filosofo Hippolyte Taine invitava a «...vedere gli uomini nelle loro officine, negli uffici, nei campi, con il loro cielo, la loro terra, le case, gli abiti, le culture, i cibi», mentre lo scrittore Sainte-Beuve affermava: «La triade bello, vero e buono è certo un bel motto, ma inganna, se dovessi scegliermi un motto, sceglierei il vero».