Audi
Le origini dell'Audi ruotano intorno alla persona di August Horch, considerato uno dei principali pionieri della nascita e dello sviluppo dell'automobile in Europa, nel periodo a cavallo tra la fine del XIX Secolo e l'inizio del secolo successivo. August Horch, già nel 1899 fondò a Colonia la A. Horch & Cie, una ditta dapprima specializzata in riparazioni di quelle che erano le prime autovetture della storia, ma che di lì a pochissimo divenne una vera e propria Casa costruttrice. August Horch era una personalità instancabile e piena di idee innovative che provava di volta in volta a concretizzare e ad applicare già sui primi modelli Horch. Ma molti dei suoi colleghi maltolleravano questa sua continua voglia di innovare e progressivamente presero Horch in antipatia, escludendolo sempre più dalle riunioni del Consiglio di Amministrazione (nel frattempo la Horch crebbe parecchio come azienda) ed adducendo come pretesto il fatto che sperperava troppi fondi aziendali per i suoi esperimenti. Nel 1909, August Horch lasciò l'azienda: per nulla frustrato, ma al contrario ancora con una gran voglia di fare, Horch racimolò in breve tempo una somma considerevole, grazie anche all'aiuto di alcuni suoi amici e colleghi che dalla Horch & Cieprogettarono di seguire August non appena questi avrebbe trovato modo di ricostruire da zero la sua Casa automobilistica. Con il denaro raccolto, August Horch acquistò un terreno a poche centinaia di metri da dove sorgeva la sua ex-azienda e fece costruire un nuovo stabilimento in pochi mesi, dove aprì la ditta August Horch Automobilwerke GmbH e dove cominciò a costruire le "sue" Horch, convinto che nessuno gli avrebbe più messo i bastoni tra le ruote. In realtà, così non fu: i vertici della prima Horch, quella fondata nel 1899, vietarono ad August Horch di usare quel nome in quanto marchio registrato. Si arrivò così ad una causa civile, dove August Horch fu costretto a non utilizzare più il suo cognome come marchio.
Così, August Horch espresse il suo disappunto ed il suo smarrimento ad alcuni colleghi. Tra questi vi furono Paul e Franz Fikentscher, zio e nipote, entrambi molto amici di August, nonché colleghi di lavoro. Il caso volle che Franz avesse un figlio di dieci anni studente di latino, il quale, venuto a conoscenza del problema di August Horch, propose a quest'ultimo di tradurre il suo cognome in latino per ricavarne una nuova parola da utilizzare come marchio. In tedesco, infatti, la parola "horch" è una forma desueta che corrisponde all'imperativo del verbo "hören" ("ascoltare", in italiano). In latino, quindi, "horch" può corrispondere all'imperativo del verbo "audire", cioè "audi". Fu così che nel 1909 nacque la "Audi-Werke", a Zwickau, in Sassonia (dove negli ultimi anni, la Horch si era nel frattempo trasferita).
I primi anni e la Prima Guerra Mondiale
Le Audi riscossero ben presto buoni consensi: la gente sapeva che dietro a questa nuova azienda non vi era che il fondatore di quella Horch che già da qualche anno si era imposta all'attenzione generale per l'alta qualità delle sue vetture. Pertanto, anche le Audi dovevano possedere le stesse caratteristiche. E infatti così fu: per i suoi nuovi modelli, August Horch scelse come denominazioni le lettere dell'alfabeto. Così, la prima Audi della storia, nata nel 1910, fu la Typ A, sostituita l'anno seguente dalla Typ B, cui si affiancò la Typ C, e così via. Proprio la Typ C fu la vettura con la quale la Audi esordì nel mondo delle gare, in maniera tale da procurarsi ulteriore pubblicità. La massacrante gara della Österreichische Alpenfahrt (in italiano, la "Corsa Alpina dell'Austria") fu vinta per tre volte di fila dalla Typ C, nelle edizioni 1912, 1913 e 1914.
Nel corso di questi anni, intanto, la gamma Audi si ampliò ulteriormente con l'arrivo di altri due modelli, uno per la base della gamma ed uno al vertice della gamma stessa. Si cominciarono persino a costruire autocarri. Le Audi piacquero per la qualità costruttiva, ma anche per la loro robustezza ed affidabilità.
Con l'arrivo della prima guerra mondiale, la produzione Audi non subì grosse modifiche: cambiarono solamente i destinatari delle vetture Audi, non più privati, ma nientemeno che i vertici dell'esercito dell'Impero Germanico. August Horch svolse tale compito senza risentimenti perché era un fervido credente nell'impero. Ma man mano che la guerra procedeva, August Horch venne sempre più chiamato dai capi dell'esercito a svolgere mansioni amministrative, distogliendolo quindi da quella creatività che negli anni precedenti lo aveva così marcatamente caratterizzato.